16 gennaio 2014

Free Trade Zone di Pudong (Shanghai)

di lettura

La nuova Free Trade Zone di Pudong, nella municipalità di Shanghai, si estenderà per più di 28 km quadrati in adiacenza all’aeroporto di Pudong e alle zone franche di Wai Gao Qiao, già centro economico del paese.

Free Trade Zone di Pudong (Shanghai)

Le Free Trade Zone sono aree di territorio, all’interno di uno Stato, entro cui le imprese possono usufruire di condizioni agevolate per l’esercizio dell’attività economica, dalla produzione al commercio, fino a comprendere servizi di stoccaggio, consulenza e brokeraggio.

Inventivi fiscali e doganali

La Free Trade Zone di Pudong, inaugurata a settembre 2013, offre: esenzioni fiscali, sgravi sui contributi del personale dipendente, riduzione dei dazi sulle esportazioni, procedimenti doganali più snelli ma, prima di tutto, la possibilità per gli imprenditori stranieri di essere proprietari al 100% della loro attività, senza alcuna necessità di ricorrere a joint venture o ad altre forme di cooperazione con imprese locali per poter operare nel mercato cinese.

Alle società cinesi che operano nel commercio estero e alle società costituite con capitale straniero si applicherà l’aliquota corporate del 15% anziché quella standard del 25%, attualmente in vigore.

La zona franca sarà una area duty-free: piena esenzione da imposte dazi e iva sui beni importati. Un regime dazi-iva agevolato anche per le ri-esportazioni dei prodotti finiti.

Si prevede una semplificazione della procedura di inizio attività che si risolverà in un’unica autorizzazione. Cambia, quindi, il modo di porsi del Governo: dall’esercizio di un controllo preventivo sulle imprese, che rendeva necessario una lunga serie di adempimenti burocratici, ad un ruolo di sorveglianza che si materializzerà in più snelli controlli successivi.

Banche, valuta e trasporti marittimi

Sarà possibile la costituzione di istituti di credito stranieri all’interno della zona franca (sarà necessario il rispetto di un capitale minimo). Ad alcuni degli istituti bancari più qualificati sarà data la possibilità di offrire anche servizi a sostegno del business offshore e di finanziamento delle attività cross-border.

Per rendere più competitiva la moneta locale RMB, al pari del Dollaro e dell’Euro, sarà possibile la piena convertibilità della valuta cinese. Le banche dell’aerea potranno impostare liberamente i cambi del renminbi.

Il governo cinese sta anche investendo per migliorare i trasporti marittimi: verranno realizzate campagne di promozione delle pratiche di flag of convenience e concessi incentivi per favorire la registrazione delle navi internazionali a Shanghai. Saranno inoltre alleggerite le restrizioni per la partecipazione di capitale straniero alle imprese che operano nel settore del trasporto marittimo internazionale.

Novità anche per le libere professioni:

  • saranno incentivate le cooperazione tra law firm estere e quelle cinesi
  • si potranno costituire imprese cino-straniere di gestione delle risorse umane (con una partecipazione di capitale estero non superiore al 70%).

Per quanto riguarda il settore edilizio, sarà concesso alle imprese straniere registrate nell’aerea della Free Trade Zone, di partecipare a progetti di costruzione in cooperazione con le imprese locali.

Investimenti esteri ammessi anche in ambito biomedico con annessa facoltà di costituire istituti medici a capitale interamente straniero.

Accessibilità degli investimenti anche nel settore turistico, delle telecomunicazioni con una importante novità: apertura della piattaforma internet all’accesso di alcuni grandi colossi mondiali come Facebook, Twitter, Google (Microsoft è stato il primo colosso ad acquistare la licenza per operare nella zona). Il Governo si riserva in materia poteri di controllo e di regolamentazione.

Per le imprese totalmente a capitale straniero sarà più facile ottenere licenze e autorizzazioni per l’accesso anche nel settore entertainment (non esente del tutto da limitazioni), in passato l’accesso era riservato solo attraverso forme di joint ventures.

Settori ancora protetti

A fronte di tutte queste riforme strutturali, di cui si attendono maggiori definizioni, il Governo di Pechino ha anche rilasciato una black list molto dettagliata di tutti i settori ancora preclusi, in tutto o in parte, agli investimenti esteri.

Non potranno operare in totale libertà gli imprenditori stranieri che vorranno esercitare attività pertinenti ai seguenti settori (in sintesi):

  • pesca, agricoltura e allevamento (possibilità di esercizio solamente attraverso joint venture o altre forme di cooperazione con le imprese locali, rispetto di un capitale minimo e divieti assoluti per quanto riguarda la trattazione di alcune specie di flora e fauna protette)
  • attività mineraria (estrazione di materiali ferrosi e non) e limitazioni riguardanti anche le attività di supporto all’industria estrattiva
  • produzione di tabacco, alcool, bevande (liquori cinesi) e tea cinese
  • industria di produzione della carta
  • produzioni energetiche (anche gas, petrolio) e industria nucleare
  • industria chimica e farmaceutica
  • industria automotive
  • costruzione di infrastrutture (strade, ferrovie, tunnel, ponti) e servizi di trasporto passeggeri, merci, trasporti sia aerei che terrestri, servizi postali
  • servizi di informazione tecnologica: telecomunicazioni, servizi radio - televisivi, servizi internet
  • settore immobiliare: limitazioni nella costruzione di luxury hotel, sviluppo aeree di territorio solo attraverso cooperazioni e joint ventures con imprese locali (divieto costruzioni di ville)
  • ricerca scientifica (e.g. divieti nelle sperimentazioni come la ricerca con cellule staminali)
  • settore educativo, dell’istruzione e servizi sociali
  • arte, sport, divertimento (nell’aera sorgerà il più grande parco Disney del mondo)
  • ambito ecologico - ambientale.

La lista ufficiale più completa e dettagliata è pubblicata in lingua inglese sul sito dedicato al progetto

Nei settori elencati i capitali esteri possono avere completamente vietato l’accesso o, in altri casi, l’accesso è possibile unicamente per mezzo di cooperazioni e joint venture con imprese locali nel rispetto, comunque, di alcuni requisiti come quello della sottoscrizione di un capitale minimo o delle percentuali di proprietà e controllo che dovranno essere detenute a maggioranza dalla parte cinese.

Silvano Lorusso, Giulia Laddaga

Fiscalità
Sistema fiscale cinese: panoramica per gli esportatori italiani
28 settembre 2023 Sistema fiscale cinese: panoramica per gli esportatori italiani
Come affrontare le questioni fiscali legate all'importazione ed esportazione con la Cina?
Problematiche applicative nelle operazioni triangolari
31 maggio 2023 Problematiche applicative nelle operazioni triangolari
Il processo di internazionalizzazione vede spesso le imprese italiane coinvolte in operazioni a cui partecipano più soggetti, sia comunitari che extracomunitari. Nelle cessioni di beni, tali operazioni possono assumere la veste di operazioni triangolari.
Prova delle cessioni intracomunitarie: regole comunitarie e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
28 aprile 2023 Prova delle cessioni intracomunitarie: regole comunitarie e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
A tre anni dall’entrata in vigore del Regolamento Europeo 1912/2018, che ha introdotto delle presunzioni a favore del contribuente per dimostrare la fuoriuscita dei beni dal territorio nazionale e per semplificare la normativa in attesa della riforma dell’Iva, analizziamo l’impatto che ha avuto la norma.
Deposito Iva: i vantaggi per le imprese
21 luglio 2022 Deposito Iva: i vantaggi per le imprese
I depositi Iva consentono di differire da un punto di vista finanziario il pagamento dell’Iva, attesa la distanza temporale tra il momento dell’operazione doganale e quello della vendita dei beni.
Stabile organizzazione ai fini Iva
21 aprile 2022 Stabile organizzazione ai fini Iva
La stabile organizzazione è una elaborazione del diritto tributario, svincolata da altri istituti di matrice civilistica, caratterizzata da molte incertezze ascrivibili soprattutto alla scelta del legislatore unionale di non introdurre una sua puntuale definizione.
Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società
8 febbraio 2022 Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società
Il 31 gennaio 2022 il Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato che verrà istituito un regime fiscale federale per le imprese. Entro breve verrà emessa una legge federale che disciplinerà l'imposta sulle società (Corporate Tax Law).
Iva all’importazione non detraibile per i soggetti non proprietari dei beni
22 novembre 2021 Iva all’importazione non detraibile per i soggetti non proprietari dei beni
Novità per perfezionamenti e lavorazioni a seguito della recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Ue (causa c-621/19).
Riforma accise, plastic tax, CBAM: dal 2022 inizia la tassazione ambientale
2 novembre 2021 Riforma accise, plastic tax, CBAM: dal 2022 inizia la tassazione ambientale
Il futuro della tassazione indiretta è sempre più orientato verso l’applicazione di meccanismi premiali per i beni poco inquinanti e, di contro, per l’imposizione di meccanismi disincentivanti fondati sulla leva fiscale.
Rimborso IVA UE
13 settembre 2021 Procedura di Rimborso Iva Ue
Per chiedere a un altro Stato comunitario il rimborso dell’Iva pagata sugli acquisti di beni e servizi effettuati nel 2020 nell’esercizio di attività economica, il contribuente italiano deve presentare domanda di rimborso, entro il 30 settembre, all’Agenzia delle Entrate.
Operazioni da e verso San Marino: approvate regole per emissione fattura elettronica
26 agosto 2021 Operazioni da e verso San Marino: approvate regole per emissione fattura elettronica
Il DM 21 giugno 2021 (in Gazzetta Ufficiale 15 luglio 2021, n. 168), da attuazione alle disposizioni dell'articolo 12 del decreto-legge n.