26 agosto 2013

Agroalimentare: venduti all’estero nuovi marchi storici italiani

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Dall’inizio della crisi, che ha reso più facili le operazioni di acquisizione nel nostro Paese, sono passati in mani straniere marchi storici dell’agroalimentare italiano per un fatturato di almeno 10 miliardi di euro. 

I gruppi multinazionali che fuggono dall’Italia della chimica e della meccanica investono invece nell’agroalimentare nazionale che fa segnare il record nelle esportazioni grazie all’immagine conquistata con i primati nella sicurezza, nella tipicità e nella qualità.

Coldiretti segnala la drammatica escalation nella perdita del patrimonio agroalimentare nazionale: dall’Orzo bimbo agli spumanti Gancia, dai salumi Fiorucci alla Parmalat, dalla Star al leader italiano dei pomodori pelati finito alla giapponese Mitsubishi.

Nel 2013 è stato ceduto anche al colosso industriale spagnolo Ebro Foods il 25 per cento del riso Scotti, la multinazionale del lusso LVMH ha acquisito una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale della Pasticceria Confetteria Cova, che gestisce la nota pasticceria milanese, un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong ha acquistato l’azienda agricola Casanova - La Ripintura, a Greve in Chianti, nel cuore della Docg del Gallo Nero.

Nel 2012 il marchio Star è passato definitivamente in mano spagnola con il gruppo Agrolimen che ha aumentato la propria partecipazione in Gallina Blanca Star al 75 per cento mentre è volata in Inghilterra la Eskigel che produce gelati in vaschetta per la grande distribuzione (Panorama, Pam, Carrefour, Auchan, Conad, Coop).

Nel 2011, la società Gancia, casa storica per la produzione di spumante, è divenuta di proprietà per il 70 per cento dell'oligarca Rustam Tariko, proprietario della banca e della vokda Russki Standard; la francese Lactalis ha conquistato il controllo di Parmalat; il 49 per cento di Eridania Italia Spa operante nello zucchero è stato acquisito dalla francese Cristalalco Sas e la Fiorucci salumi è passata alla spagnola Campofrio Food Group.

Nel 2010, il 27 per cento del gruppo lattiero caseario Ferrari Giovanni Industria Casearia S.p.A fondata nel 1823 che vende tra l’altro Parmigiano Reggiano e Grana Padano è stato acquisito dalla francese Bongrain Europe Sas e la Boschetti Alimentare Spa, che produce confetture dal 1981, è diventata di proprietà della francese Financière Lubersac che ne detiene il 95 per cento.

Nel 2009, è iniziata la cessione di quote della Del Verde industrie alimentari spa che è divenuta di proprietà della spagnola Molinos Delplata Sl, la quale fa parte del gruppo argentino Molinos Rio de la Plata.

Nel 2008 la Bertolli era stata venduta all’Unilever per poi essere acquisita dal gruppo spagnolo SOS, è iniziata la cessione di Rigamonti salumificio spa, divenuta di proprietà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International, mentre la Orzo Bimbo è stata acquisita dalla francese Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis. Lo stesso anno è stata ceduta anche Italpizza, l’azienda modenese che produce pizza e snack surgelati, all’inglese Bakkavor acquisitions limited.

Fonte: www.coldiretti.it

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