19 febbraio 2013

Giappone: opportunità di investimento nel fotovoltaico

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Il Giappone, dopo i terribili eventi di Fukushima, ha deciso di incrementare il ricorso alle fonti di energia rinnovabili che oggi coprono solo l’1% del fabbisogno. La nuova Legge sull’acquisto dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, entrata in vigore il 1° luglio 2012, apre nuove opportunità per le aziende italiane del settore.

 

Giappone: opportunità di investimento nel fotovoltaico

La Legge sull’acquisto dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (L. 108 del 30 agosto 2011 conosciuta anche come Feed in Tariff Act, di seguito “FiT Act”) costituisce la principale normativa implementata per sviluppare sensibilmente il settore delle fonti rinnovabili.

Ai sensi di tale legge, gli operatori di impianti elettrici sono tenuti ad acquistare l'energia prodotta da fonti rinnovabili dai fornitori a prezzi e durata fissati dal Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria. Questo regime garantisce quindi un mercato con prezzi fissi, relativamente elevati, per l'elettricità prodotta da fonti rinnovabili, in modo da stimolare gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili.

Gli investimenti stranieri sono accolti con favore dal governo giapponese per aumentare la base di energia elettrica rinnovabile. Come previsto per gli altri settori industriali, gli investitori internazionali dovrebbero comunque rispettare le procedure stabilite dal Foreign Exchange and Foreign Trade Act quali ad esempio la possibile richiesta di notifica del proprio interesse d’investimento antecedente di 30 giorni l’investimento in oggetto.

È lecito ritenere che per i prossimi tre anni le tariffe applicate in Giappone nel settore delle energie rinnovabili saranno tra le più elevate al mondo con meccanismi di certezza di ritiro dell’energia prodotta e dunque significativa bancabilità. Nel periodo luglio 2012 - marzo 2013, il prezzo di acquisto dell’energia prodotta da fonti rinnovabili è fissato per:

  • energia solare (impianti 10 kW o superiori) 42 ¥/kWh (40¥ senza tasse) per un periodo temporale che varia dai 15 ai 20 anni (a seconda della potenza dell’impianto) mentre è di 10 anni per gli impianti a uso residenziale
  • altre fonti rinnovabili quali eolico, idroelettrico, geotermico e biomasse il costo di acquisto varia da Y 15/kWh a Y20/kWh (da circa $ 0,19 a $ 0,26) per un periodo temporale che va dai 15 ai 20 anni.

Anche se le tariffe previste per il fotovoltaico saranno progressivamente ridotte in linea con i decrescenti costi di produzione (trend inevitabile anche in Giappone), si prevede un giustificato e crescente interesse da parte degli operatori internazionali che si potrebbe ben conciliare con l’avvio di progetti realizzati anche con sistemi di project finance.

Naturalmente la scelta di un’iniziativa per operatori finali è correlata al contesto generale rappresentato, ad esempio, anche dalle situazioni complessivamente condizionanti il reddito di impresa (una su tutte la fiscalità, il cui esame esula dalle finalità della presente nota) ma non vi è dubbio che per operatori commerciali, installatori, produttori di pannelli e inverter è lecito aspettarsi un vero e proprio boom e una crescita molto importante in termini di fatturato.

Autorizzazioni e incentivi

I titolari degli impianti intenzionati a sviluppare l’impianto e ottenere il relativo incentivo, dovranno:

  • richiedere e ottenere l’approvazione da parte del Ministero dell’Economia, Commercio e Industria
  • dimostrare l’affidabilità tecnica dell’impianto sia dal punto di vista della stabilità che della relativa efficienza nella produzione di energia come stabilito dall’apposita ordinanza ministeriale.

L’iter autorizzativo è estremamente diversificato non solo in funzione della tipologia di intervento, ma anche della capacità installata, come avviene in ogni Paese al mondo. Esso è tuttavia caratterizzato da un iter burocratico certo, la cui durata in taluni casi non eccede i tre mesi e generalmente si conclude in un lasso di tempo non superiore ai sei.

I progetti implementati a partire dal 1 luglio 2012 per ottenere l’accesso alle tariffe incentivate devono rispettare i seguenti criteri, applicati a tutte le fonti rinnovabili:

  • L’impianto deve possedere un sistema tecnologico che permetta di mantenere la sua capacità prevista nel corso della durata stabilita nel contratto con il gestore della rete elettrica che acquisterà l'elettricità.
  • L'impianto deve possedere un meccanismo di misurazione appropriato tale da misurare accuratamente la quantità di energia elettrica fornita.
  • Le funzioni e l’operatività dell’impianto devono essere specificamente individuati e segnalati alla METI (organismo nazionale sostanzialmente equiparabile al nostro GSE).
  • I costi d’installazione e di funzionamento dell’impianto devono essere registrati con precisione e depositati presso la METI.

Non sono previsti costi per gli enti che intendano accreditare i propri impianti. Il processo di accreditamento richiede circa un mese.

Come stabilito dal FiT Act, l’Accordo specifico tra le parti (specific agreement) è lo strumento contrattuale che obbliga e regola l’acquisto dell’energia elettrica prodotta dagli operatori (specific suppliers) da parte degli impianti elettrici, che a sua volta rientra nel più ampio Power Purchase Agreement.

Al momento le condizioni e le relative modalità di acquisto dell’energia sono in via di definizione ma, mentre per gli impianti elettrici è previsto l’obbligo di acquisto, i produttori di energia da fonti rinnovabili non sono obbligati necessariamente alla loro produzione. Infatti, qualora il produttore non potesse più garantire la produzione di energia da fonti rinnovabili come stabilito negli accordi tra le parti, non incorrerebbe in nessuna azione sanzionatoria. È facile presumere che, se da un lato non sarà derogabile se non in presenza di situazioni davvero specifiche, dall’altro sarà improntato a criteri di certezza per entrambi i contraenti e dunque di piena bancabilità.

Tariffe incentivanti

Il prezzo di acquisto dell’energia e il relativo periodo di accesso agli incentivi sarà stabilito annualmente dal Ministero dell’Economia, Commercio e Industria e varierà a seconda sia del tipo d’impianto sia della potenza installata. Per i primi tre anni, verrà riconosciuta “un’attenzione particolare ai profitti a favore dei produttori di energia”. Al momento, secondo la relazione fornita dal METI il prezzo di acquisto riconosciuto per gli impianti solari dovrebbe oscillare tra i Y 38/kWh a Y45/kWh (da circa $ 0,49 a $ 0,58).

Si segnala che il Power Purchase Agreement una volta stipulato ed esecutivo, garantirà l’accesso alla tariffa prestabilita per il periodo di tempo predeterminato (Power Purchase Agreement Price) anche se dovessero subentrare nuove tariffe attraverso le modifiche annuali stabilite dal Ministero.

In generale, il prezzo e la durata del contratto saranno determinati in considerazione dei seguenti fattori:

  • il costo previsto per la produzione di energia da fonte rinnovabile
  • i costi effettivamente sostenuti dai fornitori di elettricità da fonti rinnovabili, prima dell’applicazione della legge attualmente in vigore
  • la quantità prevista di energia somministrata dal fornitore di energia elettrica rinnovabile
  • l'indennità per bassi profitti per il fornitore di energia elettrica rinnovabile
  • la fornitura complessiva di energia elettrica rinnovabile in Giappone.

In particolare, la METI terrà in considerazione i profitti ricavati dal fornitore di energia elettrica rinnovabile nel corso dei primi tre anni di applicazione della legge. Resta inteso che i profitti potrebbero subire un incremento nel corso di questi primi tre anni di applicazione della legge, al fine di fornire forti incentivi per i fornitori e agevolarli nell’operare i necessari investimenti iniziali.

Supplementi per i consumatori

I costi per l’acquisto di energia elettrica rinnovabile sostenuti dagli operatori degli impianti vengono recuperati attraverso supplementi per i consumatori.

Il supplemento è determinato dalla METI ogni anno. Il supplemento per i nuclei familiari standard (con un utilizzo di 300 kWh al mese, pagando ¥ 7.000 mensili) sarà di ¥ 87 al mese in media nazionale, dal momento che questi nuclei domestici sono tenuti a pagare il supplemento per il fotovoltaico per il 2012 in base al sistema d’acquisto di elettricità in eccesso relativo alla produzione di energia da fonte fotovoltaica (Excess Electricity Purchasing Scheme for Photovoltaic Power).

Le tariffe del supplemento fotovoltaico dipendono dal gestore del servizio. Il seguente
schema mostra, in ciascuna area, i risultati di una semplice moltiplicazione della somma di dette aliquote e il tasso di supplemento per 300 kWh, come standard mensile del consumo di energia elettrica dei nuclei familiari medi.

  • Hokkaido 75
  • Tohoku 78
  • Tokyo 84
  • Chubu 99
  • Hokuriku 78
  • Kansai 81
  • Chugoku 99
  • Shikoku 105
  • Kyushu 111
  • Okinawa 99

La rete

Una volta che il fornitore ha ricevuto l'accreditamento, può procedere alla stipula di un accordo con un gestore della rete elettrica. Il gestore della rete elettrica è tenuto a chiudere un accordo con il fornitore di energia elettrica rinnovabile per l’acquisto dell'elettricità prodotta da fonti rinnovabili i cui termini vengono determinati da METI. Gli operatori dei servizi elettrici sono, a loro volta, obbligati a collegare i fornitori alla propria rete di connessione, previa loro richiesta.

I settori e le aree più promettenti per le imprese italiane

Dopo Fukushima, il Giappone ha favorito la creazione di diversi impianti di media taglia per complessivi 70 Mw in aree particolarmente colpite dal sisma e dagli eventi conseguenti agli impianti nucleari. Ma in Giappone non sarà l’impianto di grande taglia la soluzione per realizzare gli obiettivi ambiziosi che il governo giapponese si è posto. Sia analizzando i profili tariffari sopra richiamati in funzione delle diverse capacità generate di energia elettrica, sia analizzando morfologicamente il territorio giapponese, sia soprattutto analizzando i trend di sviluppo economico è gioco forza pensare che è e sarà il settore dell’edilizia urbana quello di forte e crescente sviluppo nel quale sarà anche relativamente più facile per le aziende italiane inserirsi eventualmente realizzando partnership con società di costruzione locale.

Per contro il mercato “a monte” segnerà presumibilmente un forte sviluppo e cresceranno società produttrici di pannelli, inverter, tecnologia applicata alle fonti rinnovabili

I produttori locali (Sharp e Kyocdra) non celano appunto di puntare ad un significativo sviluppo. Canadian Solar e Suntech sono attivi già da anni e il prodotto cinese dovrebbe scontare barriere di entrata culturali e politiche, ma soprattutto qualitative.

Dunque lo scenario vede mercati interessanti nell’edilizia privata e, limitando al settore fotovoltaico l’analisi, uno sviluppo orientato a impianti a tetto di piccola taglia ovvero a gestione “condominiale” e nell’edilizia pubblica e comunale sia essa scolastica o ospedaliera.

Ovviamente le aree di maggior appetibilità sono rappresentate da quelle oggi prossime a centrali nucleari il cui piano di spegnimento sia stato già approvato e cioè più di due terzi delle centrali nucleari attualmente esistenti in Giappone.

Carlo Sinatra e Monia Ben nejima

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