15 dicembre 2009

I costi del contenzioso internazionale

di lettura
I costi per iniziare una causa internazionale variano da Paese a Paese. Nella stesura del contratto con la controparte straniera si possono compiere delle scelte per evitare costi eccessivi o situazioni svantaggiose nel far valere i propri diritti.

La spesa principale è costituita dalla parcella degli avvocati, da considerarsi anche per quanto concerne il rischio di dover rifondere almeno parzialmente la controparte in caso di soccombenza (salvo i Paesi in cui questo non sia previsto dalla legge, come ad esempio negli USA).

Ma quali sono le tariffe degli avvocati e i criteri per stabilirle nelle aree in cui, più frequentemente, operano le imprese italiane?

USA

Negli Stati Uniti le cause commerciali internazionali sono molto costose e hanno, al pari di quelle domestiche, una lunga durata.
E' uso degli avvocati americani sottoscrivere un contratto di incarico con il cliente (attorney-client fee agreement) e una proposta di questo tipo da parte del legale va vista come una garanzia di correttezza.

Gli avvocati americani sono generalmente retribuiti su base oraria, ma i costi variano per specializzazione e rinomanza dello studio legale, con tariffe più modeste nelle zone di provincia e nelle città meno importanti.
Le tariffe orarie possono variare da meno di 100 sino a 1.000 dollari all'ora. A questi si aggiungono i costi per i cosiddetti paralegali, che vanno da 50 a 100 dollari l'ora. In alternativa:

  • per gli incarichi su questioni molto semplici e ben delineabili è possibile che un avvocato americano accetti un compenso globale in precedenza contrattato
  • oppure è possibile concordare un patto di quota lite (accordo con cui l’avvocato partecipa al rischio con il cliente) che comporta la mancanza di onorario del legale in caso di insuccesso. In caso di vittoria, al legale spetterà una percentuale che si aggira sul 30% dell'importo ottenuto.

I costi amministrativi per il tribunale non incidono significativamente sulle spese totali.

Paesi emergenti

In India le tariffe degli avvocati sono sicuramente tra le più modeste, benché alcuni grandi studi locali applichino tariffe vicine a quelle di uno studio “medio” italiano.

In Brasile la parcella di un avvocato specializzato in diritto commerciale, se non è calcolata sul valore della causa, può variare da 50 a 250 dollari l'ora (con punte di 500 dollari per alcuni qualificati studi). Anche in questo Paese il costo della vita e dei servizi professionali è più caro nelle metropoli industrializzate, per cui in città come San Paolo e Rio de Janeiro i costi dei legali e di tutti i professionisti in genere sono più alti che in altre città dove è pure possibile reperire professionisti molto qualificati.
Un tribunale brasiliano può chiedere una cauzione a un soggetto non residente che intenda citare in giudizio un residente.

La Russia si caratterizza per la forte presenza di studi legali stranieri, per lo più americani e nord europei, con tariffe adeguate a quelle dei grandi studi internazionali, generalmente su base oraria.
A differenza di Brasile e India, in Russia sono preferibili gli avvocati locali formati dopo l’inizio degli anni Novanta rispetto a quelli formati con il precedente sistema giuridico. Tale situazione si riscontra anche negli altri Paesi ex-socialisti.

In Cina esiste una situazione simile a quella russa per cui molti giovani legali cinesi si sono specializzati in Europa o negli USA. Benché le tariffe di uno studio cinese siano in genere abbordabili, vi sono alcuni studi di professori avvocati in cui può essere richiesta una parcella anche di 1.000 dollari all’ora a cui si aggiungono i costi orari dei paralegali e della segretaria, generalmente non modesti (da 50 a 100 dollari per ora).

Gli studi legali dei Paesi del Golfo, particolarmente se sono specializzati in diritto degli affari, applicano tariffe decisamente molto più alte della media internazionale.

Europa continentale

In quest’area i costi dei legali sono simili a quelli applicati in Italia. Le tariffe sono un po' più contenute nei Paesi ex socialisti della Nuova Europa mentre rincarano lievemente nel Nord Europa.

In tutti questi Paesi è frequente che i compensi dei legali siano calcolati sul valore della causa. Nella maggior parte dei casi il costo finale del giudizio di primo grado può aggirarsi, per cause di valore non inferiore ai 100.000 Euro, tra il 10 e il 15% del valore della domanda.
Nei casi in cui si applica una tariffa su base oraria, questa varia in media da 150 a 300 Euro.

Le parcelle divengono particolarmente costose in Inghilterra, dove invece sono rapportate al costo orario. Londra, in particolare, ospita studi legali che applicano tariffe piuttosto alte, con un picco per i grandi studi situati nel centro città (meno cari gli avvocati di medi studi di provincia).

Anche gli studi inglesi, come quelli americani, si caratterizzano per:

  • l’alto numero di avvocati
  • la specializzazione degli stessi
  • la suddivisione delle carriere tra senior partner, junior partner, manager e giovani avvocati.

I giovani avvocati di norma svolgono il loro lavoro sotto la supervisione di un senior partner o di un manager. Spesso il costo dell’assistenza è distinto tra la parte trattata dal senior partner, che ha un costo orario più alto, e quella affidata ai giovani dello studio, generalmente meno costosi.

In merito alle spese legali si deve anche sottolineare che in Inghilterra l’avvocato (solicitor) che cura i rapporti con il cliente normalmente non è quello che si presenta poi in tribunale (barrister): quest’ultimo risiede in apposite chambers a cui si rivolgono i solicitors per conferire l’incarico di trattare la causa dinnanzi ai giudici. La conseguenza immediata è che, per affrontare una causa in Inghilterra, si avrà un ovvio aggravio dei costi.

Africa

Gli avvocati egiziani e nordafricani in genere hanno tariffe medie contenute nell'ambito dei 100 dollari orari o tariffe anche inferiori per gli studi abituati a trattare con soggetti locali.

In Sudafrica si richiedono compensi più alti, tra i 130 e i 250 dollari all'ora per un avvocato che abbia una decina d'anni di esperienza. A volte, soprattutto con gli stranieri, l’avvocato può proporre un fee mensile che spesso può rivelarsi esorbitante a consuntivo. In tutti i casi in quest’area è comune contrattare la parcella con il legale.

Un'osservazione comune alle tariffe orarie riguarda la scarsa possibilità di verificare come sia stato misurato il tempo dedicato al cliente. E' noto infatti che lo studio della controversia comporta delle valutazioni che non sono necessariamente frutto del solo tempo trascorso sui codici e sulla giurisprudenza esistente, ma che comportano una riflessione che impegna il professionista durante un certo periodo, sino a quando è certo della soluzione migliore da dare al caso. L'interrogativo quindi resta aperto, ma è molto raro che per una causa di media importanza siano fatturate meno di 100 ore.

In merito alle modalità di pagamento, in tutti i Paesi esaminati non sempre l’avvocato straniero accetta un incarico a fronte del pagamento del solo fondo-spese. Nelle cause internazionali, infatti, la preoccupazione di eliminare il rischio di dover recuperare il credito degli onorari comporta comunemente la richiesta del pagamento anticipato dell’onorario previsto per l’intera causa.

Costi amministrativi, di traduzione e trasferta

Non è usuale che i costi amministrativi costituiscano un ostacolo all’accesso alla giustizia per cui, nella maggior parte dei Paesi, i diritti e i bolli non hanno un grande rilievo rispetto al costo globale della causa.

Nel definire il budget vanno considerate anche le spese di:

  • traduzione di tutti i documenti da allegare agli atti (tutto il materiale in lingua straniera va tradotto nella lingua ufficiale del luogo in cui ha sede il tribunale competente)
  • trasferta delle parti e dei loro testimoni qualora questi siano ammessi o chiamati a deporre
  • l’intervento e le trasferte dell’avvocato italiano dell’impresa che potrà dare il proprio contributo al collega locale verificando che la strategia legale sia ben impostata.

Avv. Vartui Kurkdjian

Contrattualistica
Ordinanza Cassazione 11346/2023: clausole Ex Works determinanti per la giurisdizione
18 settembre 2023 Ordinanza Cassazione 11346/2023: clausole Ex Works determinanti per la giurisdizione
La sentenza pubblicata il 2 maggio 2023 afferma che la scelta di un termine di resa Incoterms® che preveda la consegna dei beni in Italia (ad esempio EXW), ove accettata dall’acquirente, è determinante per radicare la giurisdizione davanti al giudice italiano.
Emirati Arabi Uniti: nuova legge sulle agenzie commerciali
13 settembre 2023 Emirati Arabi Uniti: nuova legge sulle agenzie commerciali
La Legge Federale n. 23 del 2022 sulle agenzie commerciali - che introduce importanti cambiamenti al regime delle agenzie commerciali degli Emirati Arabi Uniti - è entrata in vigore il 15 giugno 2023.
Sanzioni contro la Russia: suggerimenti contrattuali
21 luglio 2023 Sanzioni contro la Russia: suggerimenti contrattuali
Come gestire il rapporto contrattuale dal punto di vista dell’esportatore italiano a fronte del continuo inasprimento delle misure restrittive e delle sanzioni contro la Russia?
L’Italia attua la direttiva Omnibus: D.Lgs n. 26 del 7 marzo 2023
13 giugno 2023 L’Italia attua la direttiva Omnibus: D.Lgs n. 26 del 7 marzo 2023
Il 18 marzo 2023 è stato pubblicato in Gazzetta il D.lgs n. 26 del 7 marzo 2023 che dà attuazione alla direttiva UE Omnibus volta a migliorare e modernizzare le norme a tutela dei consumatori.
Sentenza Corte di giustizia europea 13 ottobre 2022: subagente e indennità fine rapporto
13 giugno 2023 Sentenza Corte di giustizia europea 13 ottobre 2022: subagente e indennità fine rapporto
Nel procedimento C-593/21, NY c. Herios Sarl la Corte di giustizia europea ha deciso in merito al diritto di un subagente di ricevere l'indennità di fine rapporto dal suo preponente.
Novità in arrivo per trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere
15 maggio 2023 Novità in arrivo per trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere
Con il Decreto Legislativo 2 marzo 2023 n.19, il legislatore italiano ha dato attuazione alla Direttiva UE 2019/2121 che modifica la Direttiva UE 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere.
Vendite Italia-Germania di prodotti tessili: tre criticità
11 aprile 2023 Vendite Italia-Germania di prodotti tessili: tre criticità
Le esportazioni delle imprese tessili italiane in Germania spesso sottendono contratti di vendita conclusi con imprese acquirenti con sede in quel Paese. Purtroppo, in alcuni casi, sorgono controversie che vengono sottoposte al giudice.
Franchising internazionale immateriale: strategia digitale per le partnership commerciali
13 marzo 2023 Franchising internazionale immateriale: strategia digitale per le partnership commerciali
Progettare il piano di internazionalizzazione dell’insegna significa innanzitutto rendere performante il modello di business non solo per la singola unità di vendita, ma forse ancora di più, per il partner commerciale che avrà la responsabilità di avviarne alcune e/o di sviluppare il nuovo mercato.
Giurisprudenza inglese in tema liquidated damages: questioni ricorrenti e nuove criticità
24 febbraio 2023 Giurisprudenza inglese in tema liquidated damages: questioni ricorrenti e nuove criticità
Il tema dei liquidated damages nei contratti internazionali continua a essere oggetto di accesi contenziosi e decisioni rilevanti rese dalle corti inglesi e in altri sistemi di common law.
Supply chain e obblighi di due diligence: nuova proposta di direttiva in materia di sostenibilità
4 novembre 2022 Supply chain e obblighi di due diligence: nuova proposta di direttiva in materia di sostenibilità
Il 23 febbraio 2022 è stata pubblicata la proposta di Direttiva UE relativa al dovere di diligenza delle imprese in materia di sostenibilità.