17 febbraio 2014

Myanmar: nuova legge sulle Zone Economiche Speciali

di lettura

Il Myanmar è il secondo Paese ASEAN per estensione territoriale, ha 62,4 milioni di abitanti, è una "cerniera" tra India, Cina e Paesi ASEAN e, negli ultimi anni, il suo PIL è cresciuto a tassi superiori al 5%. 

Myanmar: nuova legge sulle Zone Economiche Speciali

Le riforme politiche ed economiche, iniziate nel marzo 2011, hanno innescato un processo di apertura verso il mondo esterno e di generale miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. 

Nel 2012 l’UE ha sospeso la maggior parte delle sanzioni nei confronti del paese e, a luglio 2013, ha re-inserito il Myanmar nello schema di preferenze generalizzate UE-GSP, nella categoria più favorita "Everything but Arms", che prevede l'accesso dei beni birmani al mercato comunitario a zero dazi e zero quote, con applicazione retroattiva a partire dal 13 giugno 2012.

Il Presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, il 26 gennaio 2014 ha annunciato un impegno ad elargire prestiti per 2 miliardi di dollari al fine di promuovere l’elettrificazione (1 miliardo di dollari), la sanità (200 milioni) e altri progetti prioritari del Governo.

Le ultime stime di crescita ADB per il Myanmar prevedonio + 6,8% nel 2014 e +7-8% fino al 2030; mentre il FMI ha stimato che la crescita dell'ultimo anno fiscale birmano 2012-2013 sia stata del 6,5% e che si possa attestare attorno al 7% annuo nel medio termine.

In campo economico è stato adottato un nuovo sistema di cambio a fluttuazione controllata ancorato al dollaro e la Banca Centrale ha iniziato a gestire la politica monetaria con una certa autonomia.

Sono però necessarie riforme strutturali del settore bancario e finanziario: ricapitalizzazione banche nazionali e apertura alle banche straniere, avvio di servizi finanziari e assicurativi, introduzione di carte di debito e di credito.  

La legge sugli investimenti del 2 novembre 2012 ha definito un quadro regolamentare più certo e offre agli investitori esteri l’esenzione fiscale per i primi 5 anni di attività e la possibilità di affittare terreni per 50 anni.

Cresce la presenza delle multinazionali estere (tra cui Coca-Cola, Ford, General Electric, Mitsubishi, Suzuki) e affluiscono nuovi IDE, in particolare nel settore energetico (i Paesi più attivi sono Cina, Thailandia, Giappone e, in prospettiva, Corea del Sud).

Sono discrete le riserve di petrolio, estratto nelle coste e nella regione centrale (un oleodotto di 400 km unisce i pozzi alle raffinerie nell’area di Yangon). Molto importante è l’estrazione di gas naturale lungo la riva occidentale dell’Irrawaddy e nel Golfo di Martaban. Notevole il potenziale idroelettrico: nuovi impianti sono in costruzione con capitali cinesi.

È stata emanata anche una nuova legge sulle Zone Economiche Speciali (ZES) per attrarre imprese del settore edile, dell’abbigliamento e dell’automotive. La precedente legge del 2011 aveva istituito tre Zone economiche speciali:

  • Dawei nel sud
  • Thilawa vicino a Yangon
  • Kyaukphyu sulla costa occidentale.

Gli investitori – sia nazionali che stranieri – che opereranno nelle ZES godranno di esenzioni fiscali per sette anni (otto per le imprese edili).

Anche la burocrazia sarà più snella: la gestione amministrativa delle ZES sarà sganciata dallo stato centrale ed affidata a comitati locali, più facilmente accessibili da parte delle imprese.

Sebbene l’iniziativa rappresenti un’ulteriore apertura agli investitori esteri, permangono criticità di breve periodo legate al contesto operativo del paese ed alle possibili opposizioni dei residenti nelle aree delle ZES.

Analisi di mercato
Where to Export Map 2024
15 marzo 2024 Where to Export Map 2024
SACE ha pubblicato un aggiornamento, dedicato alle imprese che guardano alle opportunità provenienti dai mercati esteri, che analizza come si sta muovendo la domanda mondiale.
Mercato globale dei beni di lusso 2024
14 marzo 2024 Mercato globale dei beni di lusso 2024
Secondo il report di RetailX “Global Luxury” nel 2023 il mercato mondiale dei beni di lusso ha raggiunto i 354,81 miliardi di dollari (erano 312,63 nel 2022).
Esportazioni delle regioni italiane 2023
12 marzo 2024 Esportazioni delle regioni italiane 2023
Nel 2023, rispetto all’anno precedente, l’export nazionale in valore risulta stazionario e riflette dinamiche territoriali molto differenziate.
Mercato unico europeo:  confronto con il mercato USA
11 marzo 2024 Mercato unico europeo: confronto con il mercato USA
A 30 anni dall’istituzione del mercato unico europeo, il Brief Cdp confronta l’integrazione economica e l’armonizzazione fiscale dell’Europa con quella realizzata negli Stati Uniti.
Il turismo internazionale tornerà ai livelli prepandemia nel 2024
5 marzo 2024 Il turismo internazionale tornerà ai livelli prepandemia nel 2024
L’ultimo Barometro mondiale del turismo dell’UNWTO fornisce una panoramica completa delle prestazioni del settore nel 2023.
Trend quote export di Italia, Germania, Francia e Spagna
27 febbraio 2024 Trend quote export di Italia, Germania, Francia e Spagna
Agenzia ICE ha pubblicato un documento che analizza l’evoluzione delle quote di mercato dell’Italia, rispetto ai principali competitor europei, dal 2010 al 2022.
Export italiano dicembre 2023
19 febbraio 2024 Export italiano dicembre 2023
Nel 2023 il valore dell’export italiano è rimasto stazionario rispetto all’anno precedente. L’aumento dei valori medi unitari (+5,3%) è stato pienamente compensato da una riduzione, superiore alle attese dei volumi (-5,1%).
Previsioni export italiano di servizi
19 febbraio 2024 Previsioni export italiano di servizi
Secondo il “Focus on” di SACE, nel 2023 l’export italiano di servizi è cresciuto dell’11,2% a € 135 miliardi; per il 2024 è atteso un incremento del 4,6%.
Turchıa: crescono Aerospazıo e Dıfesa
17 febbraio 2024 Turchıa: crescono Aerospazıo e Dıfesa
Negli ultimi dieci anni, l’industria turca dell’Aerospazio e della Difesa è passata dal semplice approvvigionamento alla progettazione e alla produzione.
Previsioni della Commissione europea inverno 2024
16 febbraio 2024 Previsioni della Commissione europea inverno 2024
Secondo la Commissione europea, l'attività economica è cresciuta solo dello 0,5% nel 2023, sia nell'UE che nella zona euro. Le prospettive per il 2024 sono riviste al ribasso allo 0,9% nell'UE e allo 0,8% nell'area dell'euro.