27 novembre 2020

Osservatorio Vinitaly - Nomisma Wine Monitor 2020

di lettura

Solo un’azienda vitivinicola italiana su 10 aumenterà il proprio business nel 2020, mentre per oltre 7 imprese su 10 le vendite totali vireranno in negativo.

Osservatorio Vinitaly - Nomisma Wine Monitor 2020

Secondo l’indagine Nomisma, svolta su un panel di 165 aziende (4 miliardi di euro il fatturato cumulato, di cui 2,5 miliardi relativi all’export, circa il 40% del totale Italia), la difficoltà delle imprese è dovuta alla combinazione dei cali registrati:

  • nei canali Ho.Re.Ca, in rosso nel 91% dei casi
  • nel dettaglio specializzato, per 3 produttori su 4
  • nell’export, per il 63% delle aziende
  • nella vendita diretta in cantina (arrivi enoturistici stranieri in diminuzione per l’87% degli intervistati).

In contro tendenza le vendite nella Gdo italiana, che crescono per il 51% dei rispondenti, e il boom dell’online, riscontrato da 8 operatori su 10.

Andamento delle esportazioni

Nonostante l’Italia abbia sofferto meno dei propri competitor, il 63% delle aziende vede rosso, mentre quelle in crescita sono solo il 18%. Tra i top 10 mercati maggiormente in difficoltà, Regno Unito e Stati Uniti sono le aree più critiche, in contrazione per il 60% del campione. A seguire, Giappone, Australia, Cina, Germania, Canada, Russia e Svizzera, in uno scenario globale che vede 9 piazze su 10 in negativo, con la sola Svezia in positivo.

Con la chiusura dell’Ho.Re.Ca e la ridotta diversificazione dei mercati e dei canali di vendita, sono soprattutto le imprese vinicole più piccole a soffrire di più. Le imprese sotto il milione di euro, scontano vendite in rosso nell’81% dei casi e con export (74% delle risposte), Ho.Re.Ca (95%) e dettaglio specializzato (86%) in contrazione.

Trend

Wine Club fondati sull’economia delle relazioni, pensati per condividere enopassioni e inviare ai soci proposte personalizzate, piattaforme proprietarie di e-commerce, potenziamento dei servizi di delivery, vendite multicanale. E tanta condivisione delle wine experience, rigorosamente online e segmentate per target. Nel 2019 i wine club erano uno strumento di nicchia (11% del panel), mentre tra qualche mese la quota salirà al 57%. Le degustazioni a distanza, professionali e non, passeranno dal 16% all’84%.

Le imprese riconoscono tra i fattori decisivi per la ripresa post-Covid la propensione allo sviluppo dell’export (50%), le vendite multicanale (49%), le operazioni volte alla valorizzazione della brand awareness (47%), il talented management (41%) e l’impiego di mercati di sbocco diversificati (33%).

Fonte: Osservatorio Vinitaly Nomisma wine monitor 2020

Dati della vendemmia 2020

Ottima qualità e produzione complessiva a 46,6 milioni di ettolitri (-2% rispetto ai 47,5 milioni del 2019). Questi i dati della vendemmia 2020 elaborati da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini.

La geografia della raccolta segna la contrazione maggiore per le regioni di Centro e Sud Italia: Toscana (-21%), Sicilia (-20%), Umbria e Lazio (-10%). Cala di 9 punti anche il Friuli Venezia Giulia.

In controtendenza Sardegna (+20%), Abruzzo (+6%), Trentino Alto Adige (+5%), Lombardia (+10%) e Marche (+5%).

In equilibrio il Veneto (+1%), che con 11 milioni di ettolitri di vino previsti mantiene il primato produttivo nazionale, seguito dalla Puglia, in calo dell’8% e dall’Emilia Romagna (+10%).

Analisi di mercato
Buone prospettive per l’export di vino italiano
15 aprile 2024 Buone prospettive per l’export di vino italiano
Nel 2023 le esportazioni enologiche italiane, che rappresentano più del 20% dell’export totale del settore alimentari e bevande, hanno raggiunto € 7,8 miliardi (in leggera flessione rispetto al 2022).
Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
11 aprile 2024 Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, il PIL nazionale aumenterebbe dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
Bilancia agroalimentare italiana 2023
8 aprile 2024 Bilancia agroalimentare italiana 2023
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto al 2022, raggiungendo i 64 miliardi di euro (prodotti trasformati 55,3 miliardi, prodotti agricoli 8,8 miliardi).
Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
2 aprile 2024 Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.
Export prodotti cosmetici nel 2023
25 marzo 2024 Export prodotti cosmetici nel 2023
Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato al Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 i dati congiunturali e l’andamento dell'export del settore cosmetico nazionale.
Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia 2024
21 marzo 2024 Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia 2024
Fondazione Symbola racconta il futuro delle energie rinnovabili da qui al 2030 e aggiorna la geografia delle imprese attive nelle filiere del fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e bioenergie.
Export italiano gennaio 2024
20 marzo 2024 Export italiano gennaio 2024
A gennaio il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).
Where to Export Map 2024
15 marzo 2024 Where to Export Map 2024
SACE ha pubblicato un aggiornamento, dedicato alle imprese che guardano alle opportunità provenienti dai mercati esteri, che analizza come si sta muovendo la domanda mondiale.
Mercato globale dei beni di lusso 2024
14 marzo 2024 Mercato globale dei beni di lusso 2024
Secondo il report di RetailX “Global Luxury” nel 2023 il mercato mondiale dei beni di lusso ha raggiunto i 354,81 miliardi di dollari (erano 312,63 nel 2022).
Esportazioni delle regioni italiane 2023
12 marzo 2024 Esportazioni delle regioni italiane 2023
Nel 2023, rispetto all’anno precedente, l’export nazionale in valore risulta stazionario e riflette dinamiche territoriali molto differenziate.