8 febbraio 2022

Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società

di lettura

Il 31 gennaio 2022 il Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato che verrà istituito un regime fiscale federale per le imprese. Entro breve verrà emessa una legge federale che disciplinerà l'imposta sulle società (Corporate Tax Law).

Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società

La Corporate Tax, dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1° giugno 2023 e si applicherà ai profitti generati durante gli esercizi finanziari che inizieranno il 1° giugno 2023 o successivamente.

L'Autorità fiscale federale degli Emirati Arabi Uniti sarà responsabile dell'amministrazione, della raccolta e dell'applicazione dell'imposta sulle società, in linea con le norme e i regolamenti che saranno emessi dal Ministero.

L'imposta sulle società si applicherà a tutte le imprese e alle attività commerciali degli Emirati Arabi Uniti intraprese da persone giuridiche o fisiche in tutti e sette gli emirati. Solo l'estrazione di risorse naturali rimarrà soggetta a una specifica imposta, peraltro in vigore da anni.

Tutte le attività intraprese da una persona giuridica sono considerate come "attività commerciali" che rientrano nel campo di applicazione del regime della nuova CT Law.

Una persona fisica sarà considerato avere un "business" che rientra nel campo di applicazione della CT Law se l'individuo ha (o dovrebbe avere) una licenza commerciale, o un permesso per svolgere la sua attività imprenditoriale negli EAU.

In termini generali, anche le società costituite nelle zone franche degli EAU saranno soggette all'imposta federale sulle società. Tuttavia, tali società potranno continuare a godere delle agevolazioni fiscali applicabili e degli incentivi previsti dalle singole Free Zone, secondo la loro specifica disciplina. Per esempio, la legge del Dubai International Finance Centre (DIFC) e quella dell'Abu Dhabi Global Market (ADGM) prevedono che una società incorporata nel DIFC o nell'ADGM sia soggetta a un'aliquota fiscale pari a zero per un periodo di 50 anni dal momento in cui la legge in questione entrerà in vigore. Di conseguenza, le società incorporate nel DIFC e nell'ADGM potrebbero aspettarsi di rimanere soggette all'aliquota zero fino al 2071 e al 2063, rispettivamente. Peraltro, non è ancora chiaro se il trattamento fiscale sarà diverso a seconda che le imprese della zona franca svolgano le loro attività all'interno o all'esterno della zona franca.

Al momento, le aliquote dell'imposta sulle società dovrebbero essere solo due:

  • un'aliquota dello 0% per il reddito imponibile fino a 375.000 AED (circa Euro 90.000)
  • un'aliquota del 9% per il reddito imponibile superiore a 375.000 AED.

Sarà stabilita un'aliquota fiscale diversa per le grandi multinazionali che soddisfano criteri specifici stabiliti con riferimento alle regole del modello OCSE sull'erosione della base imponibile e il trasferimento dei profitti.

L'imposta sulle società non si applicherà a:

  • lo stipendio o il reddito guadagnato attraverso il lavoro personale (la persona fisica sarà però soggetto all'imposta sulle società se il suo reddito deriva da attività intraprese sotto una licenza o un permesso freelance
  • Investimenti in beni immobili da parte di individui a titolo personale, a condizione che l'individuo non sia tenuto ad ottenere una licenza commerciale o un permesso per svolgere tale attività negli EAU
  • Dividendi, plusvalenze e altri redditi derivanti dal possesso di azioni o altri titoli a titolo personale
  • Interessi e altri redditi guadagnati da una persona fisica da depositi bancari o piani di risparmio.

Il Ministero ha anche dichiarato che i seguenti importi saranno esenti dall'imposta sulle società:

  • i dividendi e le plusvalenze maturate da un'impresa degli EAU da "partecipazioni qualificate" (cioè, proprietà in una società degli EAU o straniera che soddisfa determinate condizioni da specificare ai sensi della CT Law)
  • transazioni e riorganizzazioni intra-gruppo qualificanti che soddisfano determinate condizioni e requisiti da stabilire ai sensi della CT Law.

L'introduzione dell'imposta sulle società negli EAU avrà senza dubbio un impatto sulle operazioni commerciali, sulle strutture e sulle future attività di fusione e acquisizione.

Le aziende italiane presenti in loco dovranno quindi valutare le loro attuali strutture e le attività esistenti, al fine di individuare e implementare le strutture e i modelli di business più efficienti alla luce delle disposizioni della CT Law, una volta entrata in vigore.

In termini generali, occorre peraltro ricordare che la nuova aliquota sarà la seconda più bassa del Golfo, dopo il Bahrein, che continua a non avere alcuna imposta. Difatti, la maggior parte degli stati del Golfo vicini hanno una qualche forma di imposta sulle società, per cui il vantaggio competitivo degli EAU rimane intatto.

Va poi osservato che l'impatto sulle aziende straniere, ivi comprese quelle italiane, potrà essere assai limitato perché molte hanno sede in zone franche, che - come visto - rimarranno esenti da tale imposta per molto tempo.

Quanto infine alle tasse sul reddito delle persone fisiche, secondo molti analisti, data l'enorme quota di popolazione espatriata e gli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per posizionare il paese come destinazione di pensionamento, difficilmente potrà essere introdotta a breve.

Stefano Meani

Fiscalità
Sistema fiscale cinese: panoramica per gli esportatori italiani
28 settembre 2023 Sistema fiscale cinese: panoramica per gli esportatori italiani
Come affrontare le questioni fiscali legate all'importazione ed esportazione con la Cina?
Problematiche applicative nelle operazioni triangolari
31 maggio 2023 Problematiche applicative nelle operazioni triangolari
Il processo di internazionalizzazione vede spesso le imprese italiane coinvolte in operazioni a cui partecipano più soggetti, sia comunitari che extracomunitari. Nelle cessioni di beni, tali operazioni possono assumere la veste di operazioni triangolari.
Prova delle cessioni intracomunitarie: regole comunitarie e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
28 aprile 2023 Prova delle cessioni intracomunitarie: regole comunitarie e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
A tre anni dall’entrata in vigore del Regolamento Europeo 1912/2018, che ha introdotto delle presunzioni a favore del contribuente per dimostrare la fuoriuscita dei beni dal territorio nazionale e per semplificare la normativa in attesa della riforma dell’Iva, analizziamo l’impatto che ha avuto la norma.
Deposito Iva: i vantaggi per le imprese
21 luglio 2022 Deposito Iva: i vantaggi per le imprese
I depositi Iva consentono di differire da un punto di vista finanziario il pagamento dell’Iva, attesa la distanza temporale tra il momento dell’operazione doganale e quello della vendita dei beni.
Stabile organizzazione ai fini Iva
21 aprile 2022 Stabile organizzazione ai fini Iva
La stabile organizzazione è una elaborazione del diritto tributario, svincolata da altri istituti di matrice civilistica, caratterizzata da molte incertezze ascrivibili soprattutto alla scelta del legislatore unionale di non introdurre una sua puntuale definizione.
Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società
8 febbraio 2022 Emirati Arabi Uniti: nuova imposta sul reddito delle società
Il 31 gennaio 2022 il Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato che verrà istituito un regime fiscale federale per le imprese. Entro breve verrà emessa una legge federale che disciplinerà l'imposta sulle società (Corporate Tax Law).
Iva all’importazione non detraibile per i soggetti non proprietari dei beni
22 novembre 2021 Iva all’importazione non detraibile per i soggetti non proprietari dei beni
Novità per perfezionamenti e lavorazioni a seguito della recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Ue (causa c-621/19).
Riforma accise, plastic tax, CBAM: dal 2022 inizia la tassazione ambientale
2 novembre 2021 Riforma accise, plastic tax, CBAM: dal 2022 inizia la tassazione ambientale
Il futuro della tassazione indiretta è sempre più orientato verso l’applicazione di meccanismi premiali per i beni poco inquinanti e, di contro, per l’imposizione di meccanismi disincentivanti fondati sulla leva fiscale.
Rimborso IVA UE
13 settembre 2021 Procedura di Rimborso Iva Ue
Per chiedere a un altro Stato comunitario il rimborso dell’Iva pagata sugli acquisti di beni e servizi effettuati nel 2020 nell’esercizio di attività economica, il contribuente italiano deve presentare domanda di rimborso, entro il 30 settembre, all’Agenzia delle Entrate.
Operazioni da e verso San Marino: approvate regole per emissione fattura elettronica
26 agosto 2021 Operazioni da e verso San Marino: approvate regole per emissione fattura elettronica
Il DM 21 giugno 2021 (in Gazzetta Ufficiale 15 luglio 2021, n. 168), da attuazione alle disposizioni dell'articolo 12 del decreto-legge n.