Organismi finanziari multilaterali

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Istituzioni multilaterali create per sostenere lo sviluppo economico e sociale dei Paesi meno avanzati (Banca mondiale) o compresi in determinate aree geografiche (cosidette banche regionali di sviluppo). 

Forniscono consulenza e assistenza tecnica e finanziano sia i programmi di sviluppo dei Governi che i progetti di investimento delle imprese private.

Banca Mondiale www.worldbank.org
Creata nel 1944, è una istituzione multilaterale il cui capitale è sottoscritto da quasi tutti i Paesi del mondo. 
Suo obiettivo è assistere i Paesi in via di sviluppo nella lotta contro la povertà e nella realizzazione di una crescita economica stabile, equa e sostenibile. Si compone di cinque istituzioni:

  • IBRD, Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo
  • IDA, Agenzia internazionale per lo sviluppo
  • IFC, Società finanziaria internazionale, sostiene i progetti di investimento delle imprese e degli operatori privati
  • MIGA, Agenzia multilaterale per la garanzia degli investimenti, copre i rischi di natura politica connessi agli investimenti diretti esteri (rottura di un contratto da parte del Governo locale, espropriazione, divieto di trasferimenti di valuta, guerra o altri disordini civili che causano danni materiali all'investimento)
  • ICSID, Centro internazionale per il regolamento dei contenziosi relativi agli investimenti, fornisce un servizio di conciliazione e di arbitrato per controversie tra investitori stranieri e Stati ospiti.

Banca Interamericana di Sviluppo www.iadb.org
Creata nel 1959 per sostenere lo sviluppo economico e sociale dei Paesi dell'America Latina e dei Caraibi. 
Del gruppo IDB fanno parte:

  • l'IIC, Società Interamericana di Investimento
  • il MIF, Fondo Multilaterale di Investimento

che operano a sostegno dello sviluppo del settore privato. 

Banca Africana di Sviluppo www.afdb.org 
Creata nel 1964 per promuovere lo sviluppo economico e sociale dei Paesi africani. 
Il Gruppo è composto da tre istituzioni:

  • Banca africana di sviluppo
  • Fondo africano di sviluppo
  • Fondo fiduciario della Nigeria.

Banca Asiatica di Sviluppo www.adb.org
Creata nel 1966 per favorire lo sviluppo economico e sociale dei Paesi dell'Asia e del Pacifico. 
Del gruppo fa parte l'Asian Development Fund.

Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo www.ebrd.org 
Creata nel 1991 per assistere e supportare i Paesi dell'Europa centrale e orientale e dell'ex Unione Sovietica nella transizione verso l'economia di mercato. 

Glossario
Accordi bilaterali
Gli accordi bilaterali sul commercio, che avrebbero dovuto essere complementari al Multilateralismo, stanno acquisendo un peso sempre maggiore.
Accordo di agadir
Il 25 febbraio 2004 Giordania, Egitto, Tunisia e Marocco hanno firmato un accordo di libero scambio, noto come Accordo di Agadir.
Acquis communautaire
E' una espressione francese che significa, sostanzialmente, "l'Ue così com'è".
Agoa
Nel maggio 2000 Stati Uniti e 38 Paesi africani sub-sahariani hanno firmato l'accordo commerciale denominato African Growth and Opportunity Act.
Aladi
L'Associazione Latino Americana di Integrazione, creata nel 1980, riunisce: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Messico, Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela. 
Ammissione Temporanea
E' il regime doganale che permette, in esenzione totale o parziale dei dazi all'importazione, di utilizzare all'interno del territorio comunitario merci non comunitarie destinate ad essere riesportate.
Apec
L'Asia-Pacific Economic Cooperation è una organizzazione nata nel 1989 con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e favorire accordi di partenariato nella regione.
Asean
L'Associazione delle Nazioni del Sud Est Asiatico è composta da 10 Paesi: Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Myanmar (ex Birmania), Malaysia, Singapore, Thailandia e Vietnam.
ATECO
La classificazione Ateco, utilizzata per elaborare statistiche di tipo macroeconomico, distingue le unità di produzione secondo l'attività svolta.
Bank Payment Obligation (BPO)
Nuovo strumento di pagamento che dovrebbe affiancare (e forse un giorno sostituire), nelle prassi del commercio internazionale, le tradizionali lettere di credito