24 ottobre 2018

La moda made in Italy e i mercati internazionali

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Nel 3° trimestre dell’anno raggiunto un nuovo punto di massimo delle esportazioni italiane di prodotti finiti per la persona.

La Moda made in Italy e i mercati internazionali

Nel terzo trimestre dell’anno, in base alle pre-stime formulate da StudiaBo a partire dai più recenti dati Eurostat di fonte doganale, l’export italiano di Prodotti finiti per la Persona ha toccato un nuovo punto di massimo assoluto, sia nei valori trimestrali (16.5 miliardi di euro nel periodo luglio-settembre) sia in quelli medi annui (59.3 miliardi di euro la somma degli ultimi 4 trimestri).
In termini cumulati, il 2018 evidenzia una crescita dell’export italiano del comparto del +5.8% in euro (corrispondente ad un incremento complessivo di quasi 2.5 miliardi di euro), con un aumento tendenziale nell’ultimo trimestre prossimo ai 10 punti percentuali.

I maggiori contributi alla crescita dell’export italiano del comparto nel 2018 sono derivati da Abbigliamento esterno (+924 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2017, con un ultimo trimestre nel quale le vendite italiane hanno messo a segno un incremento tendenziale stimato del 16.3%), Borse, valigie e portafogli (+567 milioni di euro in termini tendenziali cumulati, con un +12.1% nel trimestre più recente), Calzature (+454 milioni di euro, con un aumento stimato del +11.4%), Accessori per abbigliamento (+622 milioni di euro, e un incremento tendenziale nel periodo più recente stimato in oltre 17 punti percentuali) e Profumi e cosmetici (+152 milioni di euro, con un trend di crescita del +9.3%).

Il mercato svizzero si caratterizza come principale mercato trainante le vendite italiane di Sistema Moda Persona nei primi tre quarti dell’anno, con un incremento finora acquisito di circa 624 milioni di euro rispetto al 2017 (+14.2%), grazie soprattutto alle performance dei settori Borse, valigie e portafogli (+227 milioni di euro per l’export italiano nei primi 9 mesi del 2018, con un ultimo trimestre stimato in crescita del 17.7%), Calzature (+153 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2017, e un ultimo trimestre in aumento di circa 16 punti percentuali) e Abbigliamento esterno (+112 milioni di euro cumulati tendenziali, e un +17.1% stimato nel trimestre più recente).

Alle spalle della Svizzera, la Francia risulta il mercato che ha offerto i maggiori contributi alla crescita delle vendite italiane di Prodotti finiti per la persona, con un incremento acquisito nei primi 9 mesi dell’anno di quasi 400 milioni di euro rispetto al 2017 (+7.6% tendenziale cumulato), trainato principalmente dalle vendite di Abbigliamento esterno (+166 milioni di euro rispetto al 2017) e di Calzature (+148 milioni di euro).
Altri due mercati europei, Regno Unito e Germania, hanno offerto contributi rilevanti all’aumento dell’export italiano di Prodotti finiti per la persona nei primi tre trimestri dell’anno. In particolare, il mercato britannico ha evidenziato un incremento cumulato tendenziale degli acquisti dall’Italia di quasi 15 punti percentuali nei valori in euro (pari a circa 386 milioni di euro); quello tedesco ha anch’esso segnato un tasso di crescita a due cifre (+10.2%) degli acquisti dall’Italia, per un controvalore di 368 milioni di euro.

Si segnalano, non ultimi, rilevanti incrementi delle vendite italiane di Prodotti finiti per la persona su numerosi mercati extra-europei: Cina (+284 milioni di euro di maggiori esportazioni italiane nei primi 3 trimestri dell’anno, corrispondenti ad una crescita di ben 25 punti percentuali; in particolare, si segnalano i 139 milioni di euro di incrementi tendenziali cumulati di acquisti dall’Italia di Abbigliamento esterno, i 66 milioni di Borse, valigie e portafogli, i quasi 40 milioni di Calzature), Stati Uniti (+149 milioni di euro), Sud Corea (+125 milioni di euro, con un trend di crescita percentuale a 2 cifre) e Canada (+18% cumulato tendenziale, per un controvalore di 67 milioni di euro).

Marcello Antonioni

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