2 aprile 2024

Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024

di lettura

Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.

Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024

Il grado di specializzazione settoriale delle quattro maggiori economie dell’Area euro Italia, Germania, Francia e Spagna (Euro4) può essere espresso tramite l’indicatore di vantaggio comparato di Balassa, che assume valori superiori a 1 in presenza di una maggiore capacità competitiva rispetto all’universo di riferimento.

Nel 2022, l’Italia presentava un vantaggio comparato rispetto all’insieme degli Euro4, in 11 settori della manifattura su 22, di cui:

  • 8 di livello tecnologico basso e medio-basso (Tessile, Pelle, Coke, Gomma e plastica, Prodotti da minerali non metalliferi, Metallurgia, Prodotti in metallo, Mobili)
  • 3 di livello medio-alto (Apparecchiature elettriche, Altri mezzi di trasporto, Macchinari).

Tra il 2008 e il 2022, non emergono variazioni di rilievo nel modello di specializzazione dell’export italiano. L’Istat segnala però un forte ridimensionamento delle Bevande (l’indicatore scende da 1,6 nel 2008 a 1 nel 2022) e un’accresciuta rilevanza degli Altri mezzi di trasporto (da 1 a 1,4) e dell’Elettronica (da 0,3 a 0,7). Anche per Macchinari (1,5 nel 2022), Pelli (2,1) e Mobili (2) l’elevata rilevanza in termini di export è rimasta sostanzialmente stabile.

Se si compara la composizione settoriale dell’export italiano in termini di quote in volume nel 2023 rispetto all’anno pre-pandemico, la Farmaceutica accresce la propria rilevanza sul totale dell’export italiano (+1,3% rispetto al 2019), seguita da Alimentari e Altri mezzi di trasporto (circa un punto) e da Autoveicoli e Altre manifatturiere (quattro decimi di punto per entrambi). Cresce due decimi di punto l’incidenza delle Bevande.

All’opposto, si osserva un ridimensionamento della quota dei Macchinari (-1,3 punti percentuali) che, tuttavia, rimane il settore manifatturiero con il peso più elevato. In misura più contenuta, diminuisce l’importanza relativa dell’export della Chimica (tre decimi) e di alcuni comparti tradizionali: Abbigliamento (sei decimi di punto), Pelli (quattro decimi) e Tessile (tre decimi). In diminuzione anche l’incidenza delle vendite all’estero di Gomma e plastica (cinque decimi) e Metallurgia (tre decimi).

Margini di profitto

Nell’Industria in senso stretto, i margini di profitto hanno sperimentato una lieve contrazione nel 2022 (-0,1%), seguita da un recupero nel 2023 (+0,7%).

Nel terziario, i margini si sono tenuti sostanzialmente stabili nel 2022 (+0,1%) per poi espandersi nel 2023 (+1,6%).

Il settore delle Costruzioni registra una contrazione nel 2022 (-1,1%) e una variazione sostanzialmente nulla nel 2023.

Se nel 2022 i margini erano risultati stabili o in aumento in solo quattro comparti della manifattura (Legno, carta e stampa, Metallurgia, Computer, elettronica e ottica e Apparecchiature elettriche), nel 2023 sono tornati a crescere in quasi tutti i settori, a eccezione di Tessile, abbigliamento e pelle (-1,4%), Legno, carta e stampa (-0,1%) e Metallurgia (-2,2%).

Nei Servizi di mercato si è registrata nel 2022 una riduzione dei margini di profitto nella maggior parte dei comparti. Solo le imprese che offrono servizi commerciali e di trasporto, oltre a quelle finanziarie e assicurative, hanno visto crescere i loro margini di profitto.

Principali mercati di esportazione

Nel 2023 Germania, Francia e Stati Uniti continuano a costituire i principali mercati di destinazione delle vendite all’estero di prodotti manifatturieri italiani; insieme a Spagna, Regno Unito, Russia e Cina, essi rappresentano complessivamente più della metà dell’export in volume dell’intero comparto.

Rispetto al 2019, Regno Unito e Russia perdono importanza, mentre emerge la crescente rilevanza degli Stati Uniti (con incrementi in 16 settori su 21) e della Spagna (15 settori su 21).

Nel dettaglio settoriale, la Germania rimane il primo mercato di sbocco delle vendite di Autoveicoli (18,5% sul totale dell’export del comparto, +2 punti percentuali rispetto al 2019). In crescita anche le esportazioni italiane di Metallurgia (20% la quota 2023; +1,3 punti rispetto al 2019) e Apparecchiature elettriche (15,5%, +1,5 punti).

La Francia rappresenta il principale mercato per Abbigliamento (13,3%), Pelli (17,7%), Legno (16,7%) e Mobili (19,3%), tutti in crescita rispetto al 2019.

Gli Stati Uniti sono il primo acquirente di Bevande (20,9%), Macchinari (12,3%, con una quota in aumento di oltre due punti percentuali), Altri mezzi di trasporto (27,8%) e Farmaceutica (21,3%).

Nel comparto farmaceutico, rispetto al 2019, l’Istat segnala il marcato incremento del peso della Cina (la quota raggiunge il 14,5%, in aumento di 10,9 punti percentuali).

Difficoltà della attuale fase ciclica

Secondo l’indagine qualitativa condotta dall’Istat a dicembre 2023 sul clima di fiducia delle imprese, la percentuale che ha dichiarato di aver accresciuto nel 2023 il proprio volume d’affari è superiore a quella di chi ha registrato una diminuzione, ma in un contesto caratterizzato da prezzi di vendita ancora in aumento e da una riduzione sia delle quantità vendute, sia dei margini di profitto.

Quasi il 90% delle imprese intervistate prevede la presenza di almeno un potenziale fattore critico per la propria operatività nel corso del primo semestre 2024, tra questi:

  • preoccupazione per la domanda interna (37,1%)
  • rincari energetici (35%)
  • aumento dei prezzi dei beni intermedi (33,8%)
  • debolezza della domanda estera (30,6%)
  • difficoltà nel reperimento della forza lavoro (21,2%).

Molto più limitati appaiono i rischi legati alla disponibilità di risorse finanziarie (12,9 per cento) e alle strozzature nelle catene di fornitura (11,3 per cento).

Fonte: Istat (Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024)

Analisi di mercato
Export italiano febbraio 2024
22 aprile 2024 Export italiano febbraio 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Design economy 2024
19 aprile 2024 Design economy 2024
Il Rapporto Design Economy di Fondazione Symbola fornisce dati e approfondimenti sul comparto del design italiano e sui nuovi trend.
Buone prospettive per l’export di vino italiano
15 aprile 2024 Buone prospettive per l’export di vino italiano
Nel 2023 le esportazioni enologiche italiane, che rappresentano più del 20% dell’export totale del settore alimentari e bevande, hanno raggiunto € 7,8 miliardi (in leggera flessione rispetto al 2022).
Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
11 aprile 2024 Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, il PIL nazionale aumenterebbe dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
Bilancia agroalimentare italiana 2023
8 aprile 2024 Bilancia agroalimentare italiana 2023
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto al 2022, raggiungendo i 64 miliardi di euro (prodotti trasformati 55,3 miliardi, prodotti agricoli 8,8 miliardi).
Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
2 aprile 2024 Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.
Export prodotti cosmetici nel 2023
25 marzo 2024 Export prodotti cosmetici nel 2023
Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato al Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 i dati congiunturali e l’andamento dell'export del settore cosmetico nazionale.
Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia 2024
21 marzo 2024 Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia 2024
Fondazione Symbola racconta il futuro delle energie rinnovabili da qui al 2030 e aggiorna la geografia delle imprese attive nelle filiere del fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e bioenergie.
Export italiano gennaio 2024
20 marzo 2024 Export italiano gennaio 2024
A gennaio il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).
Where to Export Map 2024
15 marzo 2024 Where to Export Map 2024
SACE ha pubblicato un aggiornamento, dedicato alle imprese che guardano alle opportunità provenienti dai mercati esteri, che analizza come si sta muovendo la domanda mondiale.