11 maggio 2021

Previsioni export Confindustria e indici PMI dell’eurozona

di lettura

Il PIL italiano tornerà in territorio positivo nel 2° trimestre 2021 dopo la contrazione (-0,4%) registrata nel trimestre precedente. Un forte rimbalzo atteso nel 3° trimestre.

Previsioni export Confindustria e indici PMI dell’eurozona

Secondo la Congiuntura Flash dell’Ufficio Studi Confindustria di aprile, gli ordini di beni strumentali risalgono rapidamente, dall’interno e dall’estero. Il nodo restano i servizi, ancora in flessione. 

La graduale riapertura delle attività terziarie induce a un cauto ottimismo. Il rimbalzo sarà guidato dai consumi, grazie anche al risparmio accumulato, con una domanda che si riverserà in servizi come viaggi, ricreativi, ricettivi e di ristorazione.

Gli analisti prevedono un buon recupero degli investimenti, anche grazie a quelli pubblici che potranno contare sull’arrivo dei primi fondi Next-EU.  I prestiti alle imprese sono in crescita (+7,6% annuo a febbraio), ma il maggior debito non si traduce tutto in investimenti, perché in molti settori serve a finanziare il capitale circolante.

Esportazioni italiane

Prosegue l’espansione del commercio internazionale (+0,3% a febbraio), ben sopra i livelli pre-crisi. La crescita è trainata dagli scambi dei paesi asiatici e della Cina in particolare.

L’export italiano di beni ha frenato a febbraio (-0,3% a prezzi costanti, dopo +1,6%). Lo stop è riconducibile a un calo delle vendite extra-UE, tornate però a crescere già a marzo (+2,5% in valore). Le prospettive per i prossimi  mesi sono positive, come segnala il miglioramento degli ordini esteri manifatturieri, sopra i livelli pre-crisi, anche grazie all’attesa accelerazione di domanda e filiere di produzione in Europa.

Trend export italiano

Paesi UE

Nei paesi UE, destinazione di oltre la metà delle merci italiane (51,1% nel 2020), la risalita dell’export è robusta. In dicembre-febbraio le vendite italiane intra-UE hanno continuato a salire (+2,8%) e hanno ridotto a -1,5% la distanza dai livelli dell’anno precedente. A trainare il recupero sono le vendite in Germania e Paesi Bassi (già sopra i livelli pre-crisi), economie più resilienti alla crisi e integrate nelle catene globali del valore; più debole la dinamica in Spagna e Francia.

Tra i settori, spiccano in positivo i prodotti in metallo (in Germania) e gli autoveicoli (in Germania, Francia e Paesi Bassi); emergono segnali di ribilanciamento nelle filiere del farmaceutico (in forte crescita nei Paesi Bassi, in calo in altri mercati). Pesano in negativo il tessile-abbigliamento (in Spagna e Francia) e gli altri mezzi di trasporto.

Extra UE

La frenata delle esportazioni è dovuta ai mercati extra-UE. L’export italiano è sceso del 2,4% in dicembre-febbraio e la distanza rispetto a un anno fa si è ampliata a -4,9%. Nel 1° trimestre 2021 le vendite italiane sono esplose in Cina (+43,3% tendenziale) e cadute negli USA (-13,4%) e in UK (-12,7%). Il risultato complessivo è negativo, per il peso relativamente basso del mercato cinese per le merci italiane (3% dell’export, rispetto al 5,2% destinato a UK e al 9,8% agli USA). Ciò ha penalizzato la performance dell’export italiano rispetto a quello tedesco (che destina alla Cina l’8% del totale).

  • Le importazioni cinesi sono cresciute del 12,5% congiunturale nel primo bimestre 2021, molto sopra ai livelli pre-crisi (va considerato che nel periodo di riferimento la Cina era in piena crisi pandemica). Nel primo bimestre 2021 registrano incrementi a tre cifre i comparti autoveicoli (+285% tendenziale) e abbigliamento (+102%), spiegando oltre il 60% dell’incremento totale; sono gli stessi settori che avevano registrato le cadute più ampie nei primi due mesi dell’anno precedente (-85% e -54%).
  • L’andamento negativo delle vendite negli Stati Uniti ha ragioni opposte: nel 1° trimestre 2020 gli USA erano in robusto aumento (+10,8% tendenziale), soprattutto grazie alla forte espansione del farmaceutico e degli altri mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli). In quest’ultimo settore e in quello del tessile-abbigliamento si registrano ora le cadute più ampie; tiene invece il farmaceutico. Le importazioni USA sono state frenate a inizio 2021 da fattori climatici, ma sono ripartite a marzo.
  • Le prospettive sono incerte per il mercato inglese: l’Accordo con la UE richiede un costo in termini di adeguamento alle nuove norme. In gennaio-febbraio 2021 (primi mesi di attuazione) le vendite italiane in UK sono calate in quasi tutti i settori, con perdite più ampie nell’abbigliamento, nei metalli, nel farmaceutico. Il successo nella ridefinizione dei rapporti UE-UK è cruciale per le imprese italiane, dati i profondi rapporti commerciali, la presenza di multinazionali, l’integrazione nelle catene globali del valore.

Nello scenario CSC, le esportazioni italiane di beni e servizi, dopo la profonda caduta del 13,8% nel 2020, risaliranno dell’11,4% nel 2021 e del 6,8% nel 2022, sostenute dalla crescita della domanda mondiale. Le vendite all’estero di beni sono attese recuperare pienamente già nel 2021, grazie al rimbalzo della domanda nella UE e negli USA; quelle di servizi, invece, sono crollate molto di più nel 2020 e torneranno ai livelli pre-crisi solo alla fine del biennio previsivo.

Fonte: Centro Studi Confindustria

Indici PMI

  • L’Indice IHS Markit PMI® della Produzione Composita dell’eurozona, ha registrato ad aprile 53.8, in salita da 53.2 di marzo. I dati indicano il più rapido incremento dallo scorso luglio e il secondo in ordine di grandezza in oltre due anni e mezzo. Il manifatturiero continua a guidare la ripresa registrando un aumento pressoché invariato rispetto al tasso record di marzo. La produzione del terziario è tornata a crescere dopo sette mesi consecutivi di contrazione, anche se l’incremento è stato nel complesso marginale. La Germania (55.8) continua a guidare la classifica, con una forte espansione sostenuta dalla forte prestazione dell’economia manifatturiera. La Spagna (55.2) ha indicato l’espansione migliore in più di due anni con il settore terziario che ha registrato un balzo in avanti grazie alla riapertura delle aziende e all'allentamento delle misure anti-Covid.. La Francia ad aprile ha registrato la migliore espansione degli ultimi otto mesi (51.6) che le consente di  superare l’Italia (51.2) minimo in 3 mesi.
     
  • L’Indice IHS Markit PMI® dell’Attività Terziaria dell’eurozona ha superato ad aprile la soglia di non cambiamento di 50.0, indicando la prima espansione dell’attività terziaria da agosto 2020. Il tasso di incremento 50.5 è stato tuttavia marginale rispetto a 49.6 di marzo. Se la Spagna ha registrato un forte incremento dell’attività, Germania e Italia hanno indicato una contrazione. In Francia l’indice ha mostrato una marginale crescita. A meno che non vi siano nuove ondate di contagi provocate da nuove varianti, le restrizioni anti-Covid dovrebbero progressivamente allentarsi fornendo slancio all’attività economica terziaria che col trascorrere dell’estate, dovrebbe riprendere vigore.

Fonte: IHS Markit PMI® Composito dell’eurozona (aprile 2021)

Analisi di mercato
Export italiano febbraio 2024
22 aprile 2024 Export italiano febbraio 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Design economy 2024
19 aprile 2024 Design economy 2024
Il Rapporto Design Economy di Fondazione Symbola fornisce dati e approfondimenti sul comparto del design italiano e sui nuovi trend.
Buone prospettive per l’export di vino italiano
15 aprile 2024 Buone prospettive per l’export di vino italiano
Nel 2023 le esportazioni enologiche italiane, che rappresentano più del 20% dell’export totale del settore alimentari e bevande, hanno raggiunto € 7,8 miliardi (in leggera flessione rispetto al 2022).
Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
11 aprile 2024 Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, il PIL nazionale aumenterebbe dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
Bilancia agroalimentare italiana 2023
8 aprile 2024 Bilancia agroalimentare italiana 2023
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto al 2022, raggiungendo i 64 miliardi di euro (prodotti trasformati 55,3 miliardi, prodotti agricoli 8,8 miliardi).
Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
2 aprile 2024 Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.
Export prodotti cosmetici nel 2023
25 marzo 2024 Export prodotti cosmetici nel 2023
Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato al Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 i dati congiunturali e l’andamento dell'export del settore cosmetico nazionale.
Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia 2024
21 marzo 2024 Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia 2024
Fondazione Symbola racconta il futuro delle energie rinnovabili da qui al 2030 e aggiorna la geografia delle imprese attive nelle filiere del fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e bioenergie.
Export italiano gennaio 2024
20 marzo 2024 Export italiano gennaio 2024
A gennaio il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).
Where to Export Map 2024
15 marzo 2024 Where to Export Map 2024
SACE ha pubblicato un aggiornamento, dedicato alle imprese che guardano alle opportunità provenienti dai mercati esteri, che analizza come si sta muovendo la domanda mondiale.